Viaggio tra i sensi nel borgo dei re

Altro che formaggio! Nell’oro bianco che dai pascoli profumati delle Alpi finisce sulle tavole d’Italia c’è storia, antropologia, cultura e identità. Ma prima serve una lunga e sapiente decantazione. Da secoli l’attesa è dettata dal tempo sospeso dei “crutin”: selle e grotte dove il sapere millenario dei malgari trasformava i formaggi in tesori del gusto. Oggi le cantine del borgo dei Re a Valcasotto sono un giacimento di storia culturale delle Alpi. Aperte tutto l’anno, accolgono famiglie, coppie, gruppi, per un viaggio sensoriale unico. Il percorso è studiato su misura: come un abito sartoriale.

Si può scegliere di abbinare la visita delle cantine a un corso di cucina piemontese, godersi pranzo e cena, degustare prodotti da forno realizzati solo con farine locali e spaziare tra cultura, arte e natura. 

In e-bike, mountain bike e con guide turistiche certificate, attraversando boschi secolari, ponti e crinali d’alta valle, si entra nel cuore delle antiche Vie Marenche: dal borgo dei re a Pamparato e da qui al ponte romano fino all’antica strada del Savino. 
A Serra Pamparato ecco la cartolina sulle Alpi, dalle Liguri al Monviso fino alla vetta dell’Ortles, sulle lontane Alpi Retiche. 
D’obbligo il passaggio al Castello Reale di Valcasotto e alle Rocche di Pietrabruna dove leggenda vuole che un gigante avesse nascosto il suo magico tesoro. (La lunghezza del percorso è di 30 km, il costo è di 70 Euro da dividere per il numero dei partecipanti)

Silenzio, panorami alpini e natura: Valcasotto è un paradiso per gli escursionisti.                                                                                         Tra le proposte: l’anello della reggia e dei pascoli (lunghezza 7 km; durata 3-4 ore; dislivello di 200 metri).                                       Si conclude con la visita alla stagionatura del borgo dei Re. Sono previsti piccoli gruppi, il prezzo è di 20 Euro a persona.

Poi c’è il vallone del rio Moscardina, l’angolo più alpestre di tutta la valle Casotto: magnifici pascoli, antiche stalle, rododendri e marmotte al cospetto della dolomitica mole delle Panne o delle rocche di Peyrabruna. Il percorso è lungo 12 km e dura 6 ore. Anche qui sono previsti piccoli gruppi, il prezzo è a partire da 25 euro a testa.

E ancora dalla colla di Casotto al Mindino, percorso dal quale si vede il mare fino alla Corsica, e l’anello di Pamparato, un viaggio nel tempo tra castagni secolari, l’ingresso in una miniera dei primi del ‘900 e antiche cappelle affrescate. In inverno è possibile fare escursioni con le ciaspole organizzate dai volontari della Pro loco di Serra Pamparato.

A Pamparato vale la pena inoltrarsi tra i castagni secolari che fanno da fondale ai boschi della valle dei Re. Il loro è un legno magico che risuona di antiche armonie.
Per questo motivo proprio qui è nata una filiera di mastri liutai i cui strumenti hanno dato vita, nei secoli, a un’arte preziosa portata avanti dai giovani artigiani che ogni anno propongono laboratori dedicati alla costruzione di antichi strumenti come mandolini e viole da gamba.

Sempre a Pamparato, da più di 50 anni, si svolge il Festival dei saraceni, la più prestigiosa  rassegna della musica sacra antica.

Non solo il castello dei Re. Due secoli prima di Casotto, Vittorio Carlo Emanuele I di Savoia commissionò la costruzione di un’immensa basilica, il Santuario di Vicoforte, a un passo dall’ingresso nella valle dei Re. La sua cima, tempestata di 6000 metri quadrati di affreschi, è la cupola ellittica più grande al mondo e si può visitare per un’esperienza in cima alle nuvole con tanto di caschetto e imbragatura. Non a caso l’hanno chiamata Magnificat. Mentre in basso, all’ingresso del Santuario, riposano le spoglie degli ultimi re d’Italia: Vittorio Emanuele III e la regina Elena del Montenegro.